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Rafanata della Basilicata, ed è subito Carnevale

  2024-02-07

La rafanata, una sorta di frittata cotta al forno, è un piatto tipico della provincia di Matera. Se decidete di trascorrere le vostre vacanze in uno dei camping in Basilicata, magari proprio in occasione di “Matera capitale della cultura 2019”, avrete la possibilità di assaggiare le specialità culinarie del territorio. Se, invece, volete cimentarvi a preparare con le vostre mani una delle specialità della regione, vi proponiamo la ricetta della rafanata.

È una ricetta contadina lucana che, per tradizione, si prepara nel periodo di Carnevale, e che prende il nome dal rafano rustico, radice dal sapore balsamico e piccante, tipica di questa regione d’Italia. Se ne possono trovare molte varianti a seconda della zona della Basilicata e della tradizione familiare che ognuno si porta dietro. Il rafano, molto prima di venire usato come alimento, veniva impiegato fra le piante officinali come una radice dalla grande forza terapeutica capace di alleviare raffreddori, raucedine, tosse e infezioni del tratto urinario.

A Matera e Potenza la rafanata viene preparata dal 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, fino al Martedì Grasso, quando viene servita con il sartasc’niedd, un soffritto di fegato e altre interiora suine, e al dolcissimo sanguinaccio, a base di cioccolato fondente, zucchero, cacao, canditi, uva passa e cannella.

Spesso le massaie farcivano la rafanata con pezzetti della piccantissima soppressata lucana, sia per aggiungere al piatto un po’ di carne, sia per l’esigenza di terminare le provviste di salumi prima dell’inizio della Quaresima.

Ingredienti per 4 persone

2 patate lesse
2 fette di pane raffermo e spezzettato
3 uova
Salsiccia piccante tagliata a dadini
4 cucchiai di pecorino grattugiato
50 gr di radice di rafano
Strutto per ungere la teglia
Sale q.b.

Preparazione

Spellate il rafano con un pelapatate e grattugiatelo.
Pelate e schiacciate le patate ancora calde.
Sbattete le uova con il formaggio e un pizzico di sale, aggiungete il rafano, il pane, le patate e la salsiccia.
Ungete una teglia con lo strutto e versatevi il composto all’interno.
Cuocete la rafanata in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 40 minuti o fino a quando la superficie diventerà dorata. L’interno rimarrà chiaro e morbido.
Servitela tiepida o a temperatura ambiente e, ad ogni morso, sentirete il sapore vivace e pungente della radice di rafano.

Una curiosità: il rafano compariva spesso sulle tavole di agricoltori e pastori, essendo poco costoso ma ricco di proprietà salutari. Era considerato un valido rimedio contro lo scorbuto e altre malattie, tanto da guadagnarsi il soprannome di “tartufo dei poveri”.